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In un convegno a Montecalvo Presto il pomodorino DOC Riconoscimenti per il prodotto agricolo che tira di più |
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giovedì, 23 settembre 2004 |
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di Angelo Corvino |
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Montecalvo – I pomodorini sono una risorsa dell’agricoltura della Valle Ufita e vanno valorizzati con la promozione di marchi. Questo, in sintesi, il risultato che emerge dal convegno che si è tenuto ieri nella cittadina ufitana. "Un esempio da seguire per la Regione Campania" questo il pensiero del presidente della Comunità Montana dell’Ufita, Giuseppe Solimene. Negli ultimi anni, infatti, la coltura del pomodorino si è imposta spontaneamente tra le coltivazioni dell’area, grazie all’intraprendenza di alcune cooperative locali che ne hanno incentivato e promosso le coltivazione. Così, forse per la prima volta, l’agricoltura, tradizionalmente assistita, ha fatto da sé e vince. E la Regione Campania corre ai ripari. Si è parlato di nicchie di mercato, cioè quelle zone del mercato che non sono considerate strategiche perché di scarso rilievo economico, secondo le logiche dei grandi mercati, ma che si sposano con le produzioni di qualità legate agli scarsi quantitativi, esattamente come succede nelle aree interne della Campania che non hanno grosse capacità irrigue. E così si scopre che le aree interne hanno buone coltivazioni alle quali va dato un marchio a denominazione d’origine o IGP. Emergono anche, prepotentemente, le due strade che la Campania dovrebbe seguire in materia di agricoltura, invece si tiene presente solo il modello costiero ed estensivo. Ora si cercano le fonti per giustificare, storicamente, la produzione di pomodorini nell’area dell’Ufita. Il convegno è stato concluso dall’assessore provinciale all’agricoltura Giuseppe Di Milia. Alcuni imprenditori agricoli presenti alla fine dell’incontro non hanno nascosto le loro perplessità rispetto all’impostazione data. "Ci vengono a parlare delle coltivazioni costiere e del pomodoro del Vesuvio – commenta un imprenditore – non hanno ancora capito che da noi è tutt’altra cosa". |